Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, si autodefinisce il “nuovo Trump” e racconta la sua visione politica e il ruolo di Alternativa Popolare.
Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e leader di Alternativa Popolare, ha dichiarato in un’intervista a La Verità: «Il nuovo Trump sono io». Impegnato nella campagna elettorale per la Regione Umbria, Bandecchi ha sottolineato il suo obiettivo di raggiungere il 2,5% dei voti, affermando che in una competizione così equilibrata, anche una piccola percentuale può fare la differenza.
Ha evidenziato che, rispetto alle aspettative, il suo partito ha ottenuto un risultato inferiore in Liguria con 1.929 voti, ma questa prestazione rifletteva una previsione basata sui dati delle ultime elezioni europee. Ora, con le elezioni umbre imminenti, Bandecchi punta a ribaltare il pronostico: «Stavolta, giochiamo in casa. Sarebbe bello arrivare al 2,5%. Qui si vince per un punto e noi potremmo fare la differenza, in un’elezione che veniva data per persa fino a qualche mese fa. Questa settimana, comunque, sarà determinante».
La decisione di appoggiare Donatella Tesei
Due mesi fa, Bandecchi ha deciso di non candidarsi alla presidenza della Regione per appoggiare Donatella Tesei, una scelta che ha descritto come strategica: «Avrei preso un sacco di voti, facendo perdere il centrodestra. I sondaggi mi davano all’8%, con quegli altri sopra di quattro punti. Stavo già preparando le liste, ma poi ho deciso di ritirare la candidatura». Ha spiegato che l’opposizione al Partito Democratico, definito “estremista e ambientalista”, lo ha spinto a fare un passo indietro, criticando duramente il PD per la sua linea anti-industriale:
«Il Pd estremista e ambientalista. Niente inquinamento, niente macchine, niente acciaierie, niente nucleare. Sanno dire solo no. Comandano le frange estreme: verdi, sinistra, 5 stelle. Gente pericolosissima». Bandecchi si definisce parte della “sinistra della destra” e ritiene che una convergenza con il PD potrebbe avvenire se questo partito si allontanasse dagli elementi più radicali: «Siamo la sinistra della destra. Potrei andare col Pd domattina se non corresse dietro a quegli scalmanati, come potrebbe farlo Forza Italia. Popolari e socialisti non stanno insieme in Europa?».
Una posizione controcorrente quella del nuovo “Trump”
Quando Antonio Rossitto gli ha chiesto di esprimere una posizione di sinistra, Bandecchi ha risposto: «Bisogna registrare i figli delle coppie omosessuali. Io, da sindaco, l’ho fatto». Ha difeso le sue azioni polemiche, come il gesto di lanciare acqua contro un contestatore, spiegandolo come una reazione alle pressioni ricevute: «Mi sono rotto i coglioni di questa gente! Sono degli ipocriti. Se uno fa una cosa sbagliata, va messo sulla retta via. Quello a cui ho lanciato l’acqua, minacciava di morte me e la mia famiglia». Infine, ha ribadito il suo paragone con Trump: «Come lui, me ne frego del giudizio degli altri. In questo senso, sì».
